
Beatrice Salvioni
BIOGRAFIA
Nata a Monza nel 1995, ha conseguito una laurea magistrale in filologia moderna presso l’Università Cattolica di Milano con una tesi sullo storytelling interattivo. Si è diplomata nel College “Scrivere” della scuola Holden di Torino e ha vinto la sessione racconti “Oltre il velo del reale” del Premio Calvino 2021. Con i suoi racconti è stata anche vincitrice del premio Raduga 2021 “Conoscere Eurasia” e finalista del premio “8×8 si sente la voce”. Ha praticato scherma medievale e scalato il Monte Rosa. Racconta che a nove anni ha messo calze e succo di mela in uno zaino ed è scappata in cerca di avventure. La fuga è durata fino al cancello di casa, ma da allora ha iniziato a scrivere storie.
La Malnata è il suo primo romanzo, pubblicato con Einaudi nel 2023.
PUBBLICAZIONI
Titolo:
La malnata
Casa editrice:
Einaudi Stile Libero

Solo la forza di un’amicizia indissolubile può spingere due giovani ragazze a ribellarsi all’ingiustizia. Soprattutto nel gretto conformismo dell’Italia fascista.
Un’adolescente emarginata e una coetanea che impara a conoscerla davvero, al di là di ogni pregiudizio. E che, grazie a lei, trova il coraggio di far sentire la propria voce, la propria verità. Un coinvolgente romanzo di formazione sullo sfondo di una provincia padana oppressa dal controllo, dal sessismo e dalla violenza del Ventennio.
L’esordio di Beatrice Salvioni ha incantato gli editori di tutto il mondo. È in corso di pubblicazione in contemporanea con l’edizione italiana in Francia, Spagna, Grecia, Repubblica Ceca, Turchia, Bulgaria e presto anche negli Stati Uniti e in Germania. È in corso di traduzione in 32 lingue.
“Malnata emerge dalle pagine così viva che si ha la sensazione di poterla toccare. È un personaggio che ogni editore vorrebbe avere nel suo catalogo.”-Anne Michel, Albin Michel, Francia
“Beatrice Salvioni è una rivelazione letteraria assoluta. Ricorda autrici come Elena Ferrante e Joyce Carol Oates.”- María Fasce, Lumen, Spagna
Monza, marzo 1936: sulle rive del Lambro, due ragazze cercano di nascondere il cadavere di un uomo che ha appuntato sulla camicia una spilla con il fascio e il tricolore. Sono sconvolte e semisvestite. È Francesca a raccontare in prima persona la storia che le ha condotte lì. Dodicenne rispettabile di famiglia borghese, ogni giorno spia dal ponte una ragazza che gioca insieme ai ragazzi nel fiume, con i piedi nudi e la gonna sollevata, le gambe graffiate e sporche di fango. Sogna di diventare sua amica, nonostante tutti in città la considerino una maledetta e la disprezzino chiamandola Malnata. Ma quella sua aria determinata, l’aria di chi non ha paura di nulla, la affascina. Sarà il furto di ciliegie, la sua prima bugia, a farle diventare amiche. Sullo sfondo della guerra d’Abissinia, del dolore della perdita e dei turbamenti dell’adolescenza, Francesca impara con lei a denunciare la sopraffazione e l’abuso di potere, soprattutto maschile, nonostante la disapprovazione della comunità.