Pietro Del Soldà

BIOGRAFIA

Pietro Del Soldà è nato a Venezia nel 1973.

Per Radio3, rete con cui lavora dal 2001, è autore e conduttore del programma giornaliero “Tutta la città ne parla” e, con Edoardo Camurri, del programma di interviste impossibili ai grandi autori del passato “Tutta l’umanità ne parla”. Ha inoltre collaborato ad altri programmi di approfondimento culturale come “Uomini e Profeti”, “Radio3Mondo” e “Pantheon”.

È dottore di ricerca in filosofia all’Università Ca’ Foscari di Venezia e scrive di filosofia per la Domenica del Sole24Ore.

Nel 2007 pubblicato il suo primo libro, “Il demone della politica. Rileggendo Platone: dialogo, felicità, giustizia”. È poi autore di “Non solo di cose d’amore. Noi, Socrate e la ricerca della felicità” (Marsilio 2018, oggi ripubblicato nei Tascabili Feltrinelli e vincitore del Premio Biblioteche di Roma 2018 e del Premio Alessandro Leogrande 2019) e di “Sulle ali degli amici. Una filosofia dell’incontro” (Marsilio 2020, Premio Città delle Rose 2020 e Premio Melvin Jones 2021). Il suo ultimo libro è “La vita fuori di sé. Una filosofia dell’avventura”, edito da Marsilio nel 2022.

Per la sua attività radiofonica gli è stato assegnato il Premio Internazionale Flaiano 2018.

PUBBLICAZIONI

Titolo:
La vita fuori di sé
Casa editrice:
Marsilio
Data di pubblicazione:
05-05-2022

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A chi non è mai capitato di veder riaffiorare all’improvviso nella memoria il viaggio che ha spazzato via molte certezze, quell’incontro erotico tanto intenso da far scoprire il vero piacere o l’effetto imprevisto e sconcertante di un libro, un quadro, una melodia che ci hanno letteralmente trascinati oltre i limiti del nostro Io? Sono le avventure, esperienze che spezzano la routine, fratture dimenticate o rimosse che, se rievocate, riaccendono i desideri messi a tacere. In un avvincente corpo a corpo con i testi fondativi della cultura occidentale e le letture più originali della contemporaneità, l’autore fa dialogare i problemi del nostro quotidiano e le Storie di Erodoto, le intuizioni di Georg Simmel e l’Odissea di Kazantzakis, il teatro di Sartre e le «confessioni» di Platone nel suo scritto più autobiografico, la saggezza ironica di Montaigne e le spiazzanti metafore di Jankélévitch. Come in un diario di viaggio, affascinanti connessioni attraverso i secoli e i continenti ci riportano così sul campo di Maratona, alle radici dei concetti di libertà e di felicità per i greci; in Sudamerica con Alexandervon Humboldt, precursore di un’idea di natura che non possiamo non fare nostra; a Praga, tra il pubblico scandalizzato della prima assoluta del Don Giovanni di Mozart, e nel deserto nordafricano, sulle tracce della scrittrice Isabelle Eberhardt. Un invito a metterci in discussione senza necessariamente ricorrere a una fuga into the wild, perché «un’impresa ardita o un episodio irrilevante: tutto può essere avventura oppure ordinaria esistenza, può inserirsi nella sceneggiatura della nostra vita o configurarsi come eccezione esaltante, che però “misteriosamente” racchiude quella vocazione inconfessata che il quotidiano non sa portare alla luce».